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Una nuova intervista a Noot Seear, la bella Heidi dei Volturi, tradotta per voi da VolturiStaff!!
Dopo mezza vita come modella, la 25enne Noot Seear adesso è un vampiro. E non un vampiro qualsiasi: un vampiro di Twilight, la vera dimostrazione dell'immortalità, del film e del resto. In New Moon, il secondo capitolo della popolare saga, la Seear interpreta Heidi, una bellissima succhiasangue che attira i turisti nella sua tana. Quando ci siamo seduti con lei, la nativa della British Columbia ha ammesso di essere più grunge che Goth. Ha rivelato alcuni dettagli sulle sue scene nel film. Ci ha parlato della divertente storia dietro al suo nome. Ci ha assicurato che non si lascerà influenzare da un’infanzia fatta di costumi di Halloween imbarazzanti.
DARRELL HARTMAN: Allora, cosa hai dovuto fare per avere la parte?
NOOT SEEAR: Non ho preso il sole per due mesi. E' stato orribile e totalmente inutile perché mi hanno truccata di bianco comunque. E avevo queste lenti a contatto tremende che non mi facevano vedere niente. Era come sciare in una tempesta di neve, vedevo solo a un metro davanti a me.
DH: E dei vestiti, cosa puoi dirci?
NS: C'era questo vestito rosso, aderente, con guanti molto lunghi e avevo dei tacchi altissimi.
DH: Un vestito? Nel libro è una minigonna.
NS: Lo so! Non mostro molto le gambe
DH: La scena di Heidi, almeno così è nel libro, è breve ma meravigliosa. Raccontami come è stato girarla.
NS: Il set era mozzafiato. Enorme, grande come un palazzo. Credo che la parte più spaventosa per me sia stata quando mi hanno dato delle battute da imparare e arrivata sul set erano state cambiate totalmente. Sono impazzita. Dan Cudmore mi ha detto: "Calmati, va tutto bene". Sono così protettivi nei confronti del copione. Ma è stato davvero bello perché il giorno che ho girato c'erano tutti: Dakota, Rob, Kristen. Ho incotrato tutti e sono stati moto carini con me. Temevo che non lo sarebbero stati.
DH: Hai fatto la modella per metà della tua vita. Come ci sei arrivata?
NS: Ripensandoci, ero troppo giovane per stare da sola a New York. avevo 13 anni, avevo appena finito la terza media e odiavo la scuola. Ho cambiato circa 13 scuole in otto anni. Ho incontrato questo agente e siamo andati a New York e ho iniziato subito a lavorare, con Mario Sorrenti. Questo è tutto. Ero una ragazza cocciuta; non volevo tornare a scuola, così ho iniziato a prendere lezioni private a casa e sono rimasta a New York.
DH: Credi di aver saltato alcune tappe dell'adolescenza?
NS: Mi sono mancate cose come il ballo della scuola e la pausa primaverile, ma credo che abbia avuto molto di più girando il mondo. Ho lavorato per 12 anni nel mondo degli adulti, dovevo essere puntuale a lavoro, se avessi continuato ad andare a scuola, avrei trovato me stessa solo adesso. Ma ci sono anche state delle conseguenze.
DH: Come?
NS: Vieni catapultata in questo mondo di adulti e sei da sola, vai a lavoro da sola, stai da sola in albergo.
DH: E, devo chiedertelo, visto che parliamo di Twilight, magari anche le storie d'amore adolescenziali?
NS: No. E' una cosa terribile di questo mondo, ci sono molti uomini predatori. Devi stare molto attenta, ma io sono stata molto fortunata. Ho avuto lo stesso manager per 12 anni, mi ha guidato in modo che prendessi sempre le decisioni giuste.
DH: Quando hai iniziato a recitare?
NS: Io ho sempre voluto essere un'attrice. Ho preso lezioni di recitazione per anni con Alan Savage. Ma lui non mi ha mai lasciato fare provini. Lui diceva: "Hai solo una possibilità con questi direttori di casting, se vai lì e fai una brutta figura non ti richiameranno più". Quindi mi faceva aspettare, e faceva bene. Poi ho avuto questo ruolo, non quello di una ragazza carina fra le braccia di un ragazzo.
DH: Ho sentito che ti trasferisci nella West Coast.
NS: E' vero. Questo film mi ha aperto molte porte: sto lavorando a due diversi film. Ho preso la patente due mesi fa, quindi finalmente posso guidare.
DH: Ti mancherà New York?
NS: Ho avuto questa lunga carriera di successo a New York. Dodici anni! La maggior parte delle modelle arriva e viene troppo esposta. Girano ogni campagna, fanno molti soldi e due anni dopo nessuno le vuole più. Il mio agente rifiutava sempre molti lavori per me perchè voleva che fossi sempre fresca. Non sono mai diventata un nome.
DH: A proposito: sei nata Renata. Come sei diventata Noot?
NS: Per una ninnananna che mi cantava mia mamma. La devo cantare?
DH: Si. Ascolta (lo trovi a metà pagina)
NS: Ho provato ad essere Renata per sempre. Ci provo ancora. Ogni volta che cambiavo scuola, volevo sempre iniziare come Renata e in qualche modo diventavo Noot. Quando mi sono trasferita a NewYork, c'era un'importante modella che si chiamava Renata e era nella mia agenzia. Ora non posso liberarmene. E' il nome più ridicolo che ci sia.
DH: Da qualche parte su Internet, un utente ha fatto notare che in olandese "nut" significa "pazza".
NS: E' vero! Tutti pensano che io sia olandese, quando vado a Amsterdam mi dicono: "Cosa? Il tuo nome? Nut? Come pazza?"
DH: Hai mai avuto un periodo gotico?
NS: Sicuramente grunge, non gotico. Ma ci sono parti in un vampiro con cui mi rispecchio. Il mio personaggio ha 300 anni e qualche volta mi sembra di aver vissuto così a lungo anche a me.
DH: Da cosa ti sei vestita per Halloween?
NS: Pris, di Blade Runner, due anni fa. Mia madre è inglese, non festeggiano Halloween là, lei pensa sempre che sia stupido spendere dei soldi in costumi di Halloween. Quindi, quando ero una bambina, mi vestivo da sacchetto della spazzatura. Mi ricordo lei che tagliava due buchi nel fondo del sacchetto, me lo cuciva ai pantaloni e poi attaccava della spazzatura alla maglietta. Un anno mi dette un ombrello con dei fili appesi: medusa. Sono traumatizzata da questi animali.
DH: Divertente. Che libri leggevi da ragazza?
NS: Mi piacevano molto i fumetti. Ne leggevo uno intitolato "Battle Angel Alita". Era incredibile, metà ragazza, metà robot che correva e combatteva. Mi piacevano anche Robotech e Japanime, cose di questo genere.
DH: Sei appena stata alla Comicon per promuovere New Moon, giusto?
NS: E' stato grandioso. Penso che lì mi sia resa conto di quale grande produzione faccio parte.
DH: In che modo, esattamente?
NS: Le urla. Gli acuti delle urla. Non ho mai sentito urlare così forte, da tante ragazze, in un' unica volta. C'erano molte urla e, se Rob si spostava semplicemente i capelli o Taylor indicava qualcuno, le urla aumentavano.
DH: Qualcuno ti ha riconosciuto quando sei arrivata?
NS: No, ma ero con alcune persone del cast, e loro si sono dovuti mascherare con dei baffi, gli occhiali e i cappelli.
DH: E ha funzionato?
NS: Si, stranamente.
DH: Robert Pattinson era con te?
NS: No. Lui ha dovuto mascherarsi o sarebbe stato aggredito da una folla di donne urlanti.
DH: E i ragazzi sono rimasti stupiti del fatto che una modella comprasse fumetti?
NS: Non molto. Credo che fossero così affascinati dai videogiochi e i giocattoli di nuova tecnologia che l'ultima cosa che avevano in mente era una bella ragazza.
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Dopo mezza vita come modella, la 25enne Noot Seear adesso è un vampiro. E non un vampiro qualsiasi: un vampiro di Twilight, la vera dimostrazione dell'immortalità, del film e del resto. In New Moon, il secondo capitolo della popolare saga, la Seear interpreta Heidi, una bellissima succhiasangue che attira i turisti nella sua tana. Quando ci siamo seduti con lei, la nativa della British Columbia ha ammesso di essere più grunge che Goth. Ha rivelato alcuni dettagli sulle sue scene nel film. Ci ha parlato della divertente storia dietro al suo nome. Ci ha assicurato che non si lascerà influenzare da un’infanzia fatta di costumi di Halloween imbarazzanti.
DARRELL HARTMAN: Allora, cosa hai dovuto fare per avere la parte?
NOOT SEEAR: Non ho preso il sole per due mesi. E' stato orribile e totalmente inutile perché mi hanno truccata di bianco comunque. E avevo queste lenti a contatto tremende che non mi facevano vedere niente. Era come sciare in una tempesta di neve, vedevo solo a un metro davanti a me.
DH: E dei vestiti, cosa puoi dirci?
NS: C'era questo vestito rosso, aderente, con guanti molto lunghi e avevo dei tacchi altissimi.
DH: Un vestito? Nel libro è una minigonna.
NS: Lo so! Non mostro molto le gambe
DH: La scena di Heidi, almeno così è nel libro, è breve ma meravigliosa. Raccontami come è stato girarla.
NS: Il set era mozzafiato. Enorme, grande come un palazzo. Credo che la parte più spaventosa per me sia stata quando mi hanno dato delle battute da imparare e arrivata sul set erano state cambiate totalmente. Sono impazzita. Dan Cudmore mi ha detto: "Calmati, va tutto bene". Sono così protettivi nei confronti del copione. Ma è stato davvero bello perché il giorno che ho girato c'erano tutti: Dakota, Rob, Kristen. Ho incotrato tutti e sono stati moto carini con me. Temevo che non lo sarebbero stati.
DH: Hai fatto la modella per metà della tua vita. Come ci sei arrivata?
NS: Ripensandoci, ero troppo giovane per stare da sola a New York. avevo 13 anni, avevo appena finito la terza media e odiavo la scuola. Ho cambiato circa 13 scuole in otto anni. Ho incontrato questo agente e siamo andati a New York e ho iniziato subito a lavorare, con Mario Sorrenti. Questo è tutto. Ero una ragazza cocciuta; non volevo tornare a scuola, così ho iniziato a prendere lezioni private a casa e sono rimasta a New York.
DH: Credi di aver saltato alcune tappe dell'adolescenza?
NS: Mi sono mancate cose come il ballo della scuola e la pausa primaverile, ma credo che abbia avuto molto di più girando il mondo. Ho lavorato per 12 anni nel mondo degli adulti, dovevo essere puntuale a lavoro, se avessi continuato ad andare a scuola, avrei trovato me stessa solo adesso. Ma ci sono anche state delle conseguenze.
DH: Come?
NS: Vieni catapultata in questo mondo di adulti e sei da sola, vai a lavoro da sola, stai da sola in albergo.
DH: E, devo chiedertelo, visto che parliamo di Twilight, magari anche le storie d'amore adolescenziali?
NS: No. E' una cosa terribile di questo mondo, ci sono molti uomini predatori. Devi stare molto attenta, ma io sono stata molto fortunata. Ho avuto lo stesso manager per 12 anni, mi ha guidato in modo che prendessi sempre le decisioni giuste.
DH: Quando hai iniziato a recitare?
NS: Io ho sempre voluto essere un'attrice. Ho preso lezioni di recitazione per anni con Alan Savage. Ma lui non mi ha mai lasciato fare provini. Lui diceva: "Hai solo una possibilità con questi direttori di casting, se vai lì e fai una brutta figura non ti richiameranno più". Quindi mi faceva aspettare, e faceva bene. Poi ho avuto questo ruolo, non quello di una ragazza carina fra le braccia di un ragazzo.
DH: Ho sentito che ti trasferisci nella West Coast.
NS: E' vero. Questo film mi ha aperto molte porte: sto lavorando a due diversi film. Ho preso la patente due mesi fa, quindi finalmente posso guidare.
DH: Ti mancherà New York?
NS: Ho avuto questa lunga carriera di successo a New York. Dodici anni! La maggior parte delle modelle arriva e viene troppo esposta. Girano ogni campagna, fanno molti soldi e due anni dopo nessuno le vuole più. Il mio agente rifiutava sempre molti lavori per me perchè voleva che fossi sempre fresca. Non sono mai diventata un nome.
DH: A proposito: sei nata Renata. Come sei diventata Noot?
NS: Per una ninnananna che mi cantava mia mamma. La devo cantare?
DH: Si. Ascolta (lo trovi a metà pagina)
NS: Ho provato ad essere Renata per sempre. Ci provo ancora. Ogni volta che cambiavo scuola, volevo sempre iniziare come Renata e in qualche modo diventavo Noot. Quando mi sono trasferita a NewYork, c'era un'importante modella che si chiamava Renata e era nella mia agenzia. Ora non posso liberarmene. E' il nome più ridicolo che ci sia.
DH: Da qualche parte su Internet, un utente ha fatto notare che in olandese "nut" significa "pazza".
NS: E' vero! Tutti pensano che io sia olandese, quando vado a Amsterdam mi dicono: "Cosa? Il tuo nome? Nut? Come pazza?"
DH: Hai mai avuto un periodo gotico?
NS: Sicuramente grunge, non gotico. Ma ci sono parti in un vampiro con cui mi rispecchio. Il mio personaggio ha 300 anni e qualche volta mi sembra di aver vissuto così a lungo anche a me.
DH: Da cosa ti sei vestita per Halloween?
NS: Pris, di Blade Runner, due anni fa. Mia madre è inglese, non festeggiano Halloween là, lei pensa sempre che sia stupido spendere dei soldi in costumi di Halloween. Quindi, quando ero una bambina, mi vestivo da sacchetto della spazzatura. Mi ricordo lei che tagliava due buchi nel fondo del sacchetto, me lo cuciva ai pantaloni e poi attaccava della spazzatura alla maglietta. Un anno mi dette un ombrello con dei fili appesi: medusa. Sono traumatizzata da questi animali.
DH: Divertente. Che libri leggevi da ragazza?
NS: Mi piacevano molto i fumetti. Ne leggevo uno intitolato "Battle Angel Alita". Era incredibile, metà ragazza, metà robot che correva e combatteva. Mi piacevano anche Robotech e Japanime, cose di questo genere.
DH: Sei appena stata alla Comicon per promuovere New Moon, giusto?
NS: E' stato grandioso. Penso che lì mi sia resa conto di quale grande produzione faccio parte.
DH: In che modo, esattamente?
NS: Le urla. Gli acuti delle urla. Non ho mai sentito urlare così forte, da tante ragazze, in un' unica volta. C'erano molte urla e, se Rob si spostava semplicemente i capelli o Taylor indicava qualcuno, le urla aumentavano.
DH: Qualcuno ti ha riconosciuto quando sei arrivata?
NS: No, ma ero con alcune persone del cast, e loro si sono dovuti mascherare con dei baffi, gli occhiali e i cappelli.
DH: E ha funzionato?
NS: Si, stranamente.
DH: Robert Pattinson era con te?
NS: No. Lui ha dovuto mascherarsi o sarebbe stato aggredito da una folla di donne urlanti.
DH: E i ragazzi sono rimasti stupiti del fatto che una modella comprasse fumetti?
NS: Non molto. Credo che fossero così affascinati dai videogiochi e i giocattoli di nuova tecnologia che l'ultima cosa che avevano in mente era una bella ragazza.
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Fonte: InterviewMagazine
Foto: Jack Siegel
Foto: Jack Siegel
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